Rendiconti Online della Società Geologica Italiana - Vol. 36/2015

La Grande Guerra: la linea di massima resistenza a Meda e Curegno

Manola Caselin, Giorgio Crestanello, Teresa Dardo, Robert Maddalena & Daniele Vendramin
Progetto AVVI (Attraverso le Valli dell'Alto Vicentino). E-mail: info@avvi.it


DOI: https://doi.org/10.3301/ROL.2015.157
Volume: 36/2015
Pages: 43-46

Abstract

L'area oggetto dello studio è la frazione di Meda, in Comune di Velo d'Astico (VI); qui insistono due particolari formazioni: il Curegno, collina di origine morenica e la Rocca di Meda, formazione rocciosa calcarea che si erge sulla Valle dell'Astico. Su queste due peculiarità morfologiche, durante la Prima Guerra Mondiale, correva la linea principale di resistenza a fortificare l'area che fu teatro dell'ultima fase della Strafexpedition del 1916. La strategia difensiva era precisa. Dal punto di vista logistico il territorio era suddiviso in cantieri organizzati e strutturati, uno di questi era il cantiere Meda-Curegno-Crosare. Al modificarsi della morfologia del terreno venivano adottati principi tattici e costruttivi diversi. A Meda si concentravano i centri di prefabbricazione e la produzione di fonti energetiche da distribuire in tutta l'area di cantiere. La progettazione delle linee difensive iniziava dagli schizzi dei luoghi e terminava con il disegno esecutivo, l'avanzamento di cantiere veniva monitorato e verbalizzato nelle relazioni quindicinali degli ufficiali. Allo studio dei documenti presso l'ISCAG a Roma, è stato condotto un rilievo sul campo di cui i risultati sono archiviati con un sistema di geo-referenziazione.

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